Impianto elettrico fuori norma: quali sono le conseguenze

Impianto elettrico fuori norma: quali sono le conseguenze?
Impianto elettrico fuori norma: quali sono le conseguenze

Pensa alla tua abitazione come a un rifugio sicuro e accogliente, dove condividi momenti indimenticabili con i tuoi cari. Però, un impianto elettrico fuori norma può trasformare questo luogo di comfort in una fonte di pericoli. In questa guida, analizzeremo l'importanza vitale di un impianto elettrico conforme alle normative vigenti e cosa è bene essere a conoscenza nel caso di acquisto di una abitazione o noleggio di una proprietà.

Un sistema elettrico non conforme non solo si può dire un pericolo per la sicurezza dei tuoi familiari, ma può anche portare a consumi energetici fuori dal normale e al rapido deterioramento del materiale elettrico.
Andremo a spiegarti:

  • le normative che gli impianti elettrici devono rispettare;
  • le procedure da seguire durante l'acquisto o l'affitto di un immobile;
  • le misure preventive contro le possibili conseguenze legali.

Essere a conoscenza di queste informazioni, ti permette di avere una infarinatura base per comprendere o meno se l’impianto elettrico della tua abitazione è efficiente e conforme alle vigenti leggi.

Che cosa è un impianto elettrico?

Un impianto elettrico costituisce il cuore pulsante di ogni struttura, sia essa una casa privata, un esercizio commerciale, un ufficio o una complessa realtà aziendale. La sua funzione primaria è distribuire energia in modo efficiente e sicuro. Per questo, è essenziale che ogni impianto rispetti rigorose normative di legge, progettate per proteggere chi vive e lavora nei suddetti spazi.

In Italia, la regolamentazione degli impianti elettrici ha visto un momento decisivo con l'introduzione della legge 46/90 nel 1990. Questa legislazione ha imposto standard precisi per l'installazione degli impianti elettrici, enfatizzando in particolare la responsabilità degli installatori. Questo ha segnato un salto qualitativo nell'approccio alla sicurezza e alla professionalità nel settore delle installazioni elettriche, spostando l'attenzione sulla qualità dell'installazione e sulla competenza tecnica richiesta.

Proseguendo sulla strada della regolamentazione, il decreto ministeriale n°37 del 2008 ha introdotto l'obbligo di ottenere un certificato di conformità per ogni nuovo impianto elettrico. Questo certificato garantisce che l'impianto sia stato realizzato secondo le norme vigenti, assicurando non solo la sicurezza ma anche l'efficienza energetica dell'installazione.

Oltre alle norme nazionali, le direttive europee hanno un ruolo cruciale nel definire gli standard per gli impianti elettrici, mirando a un'armonizzazione delle regole tecniche tra i vari paesi membri dell'Unione Europea.

Come capire se un impianto elettrico non è a norma

Verificare la conformità di un impianto elettrico è fondamentale per garantire sicurezza ed efficienza energetica in qualsiasi ambiente, sia esso domestico, commerciale o industriale.

In primo luogo, è importante sottolineare che la responsabilità principale della conformità di un impianto elettrico ricade sull'elettricista che ha eseguito l'installazione o l'ammodernamento dell'impianto stesso o la sua messa a terra. È compito dell'installatore garantire che l'impianto rispetti tutte le normative vigenti, emettendo un certificato di conformità una volta completati i lavori.

Tuttavia, questo non esonera il proprietario dell'immobile o il gestore dell'azienda dalla responsabilità di verificare che l'impianto sia effettivamente a norma. È essenziale per te, come proprietario o responsabile, assicurarti che tutte le componenti dell'impianto rispettino le direttive dell'Unione Europea.

La procedura per la verifica di un impianto elettrico

  • verifica della documentazione: assicurati di avere accesso a tutta la documentazione relativa all'impianto, inclusi i certificati di conformità e le dichiarazioni di prestazione anche di prese e spine;
  • ispezione visiva: effettua una verifica visiva dell'impianto per identificare eventuali segni di usura, danni o installazioni non professionali che potrebbero indicare problemi di conformità;
  • consulenza professionale: considera la possibilità di ingaggiare un elettricista qualificato o un tecnico per una revisione completa dell'impianto. Questo esperto potrà effettuare test più approfonditi e validare la conformità di tutti i componenti.

Implementando queste pratiche, potrai non solo garantire la sicurezza del tuo ambiente ma anche ottimizzare l'efficienza energetica del tuo impianto, assicurandoti che operi al massimo delle sue capacità nel rispetto delle normative vigenti.

Come deve essere un impianto a norma?

La corretta realizzazione di un impianto elettrico a norma è essenziale per garantire non solo l'efficienza energetica, ma soprattutto la sicurezza delle persone e la protezione degli edifici. Un impianto ben progettato prevede diverse misure di sicurezza e dispositivi specifici che contribuiscono a prevenire incidenti gravi come cortocircuiti, scosse elettriche o incendi. Ecco una guida dettagliata su cosa deve includere un impianto elettrico conforme alle normative vigenti.

I componenti fondamentali di un impianto elettrico a norma

  1. Interruttore differenziale: ogni impianto dovrebbe avere almeno un interruttore differenziale, capace di garantire la continuità dell’energia su almeno due linee distinte. Questo dispositivo è cruciale per la sicurezza in quanto interrompe l'alimentazione elettrica automaticamente in caso di dispersione di corrente, proteggendo così da possibili folgorazioni.
  2. Separazione delle linee per elettrodomestici e illuminazione: è prassi standard separare i circuiti degli elettrodomestici di maggior consumo energetico, come frigoriferi, forni, lavatrici e lavastoviglie, da quelli dedicati all'illuminazione. Questo previene il sovraccarico dei singoli circuiti e riduce il rischio di cortocircuiti.
  3. Interruttore generale di emergenza e sistema di messa a terra: un interruttore generale di emergenza consente di disattivare immediatamente l'alimentazione elettrica dell'intero impianto in caso di emergenza, mentre un adeguato sistema di messa a terra protegge le persone dalle scosse elettriche e limita il rischio di danni elettrici agli apparecchi.
  4. Salvavita (interruttore magnetotermico): il salvavita ha una funzione doppia. La componente magnetica protegge contro i cortocircuiti, mentre quella termica interviene quando si verifica un sovraccarico di corrente, prevenendo il surriscaldamento dei cavi e il rischio di incendi.
  5. Protezioni contro agenti esterni: l'impianto deve essere adeguatamente protetto da fattori esterni come umidità, sole e polvere. È fondamentale che tutti i componenti siano correttamente isolati e che i cavi elettrici siano installati all’interno di canaline protettive per evitare danni e garantire la sicurezza.

Prese di corrente e luci di emergenza: le prese di corrente devono essere dimensionate per sopportare il carico degli apparecchi che vi si collegano. Le luci di emergenza e sicurezza sono altresì fondamentali, poiché si attivano automaticamente in caso di interruzione dell'alimentazione elettrica, garantendo visibilità durante le emergenze.

Gli standard normativi

La conformità agli standard normativi non è solo una raccomandazione, ma un obbligo legale per tutti gli impianti elettrici. La mancata osservanza di queste regole può portare a sanzioni, oltre a mettere seriamente a rischio la sicurezza delle persone.

In conclusione, ogni proprietario di immobile dovrebbe verificare che il proprio impianto elettrico rispetti tutte le normative vigenti. Considera la possibilità di fare periodicamente controllare l’impianto da professionisti qualificati per assicurare la sua efficienza e sicurezza a lungo termine. Questa pratica non solo aumenta la sicurezza ma può anche migliorare l'efficienza energetica generale dell'edificio.

 Impianto elettrico di una casa in vendita

Prima dell'introduzione del Decreto Ministeriale 37 del 25 giugno 2008, la normativa vigente in Italia imponeva al venditore di trasferire al nuovo proprietario tutta la documentazione necessaria che attestasse la conformità degli impianti presenti nell'immobile, inclusi i libretti di uso e manutenzione. Era inoltre prevista una "clausola di salvaguardia", per cui il venditore assumeva una responsabilità giuridica specifica sulla sicurezza degli impianti.

Con l'emanazione del Decreto Ministeriale 37/2008, queste disposizioni sono state in parte confermate, ma la situazione è cambiata con l'approvazione del Decreto Legislativo 112 del 2008, che ha abrogato alcune di queste norme. Attualmente, non è strettamente necessario che un immobile sia conforme alle normative vigenti per poter essere venduto. Tuttavia, dal punto di vista del marketing immobiliare e della trasparenza legale, è fortemente consigliabile seguire una procedura che garantisca trasparenza e sicurezza per entrambe le parti coinvolte nella transazione.

Anche se la legge non impone l'aggiornamento degli impianti elettrici prima della vendita, informare l'acquirente sullo stato degli impianti attraverso una dichiarazione scritta al momento del compromesso rappresenta una pratica eccellente. Questo non solo aumenta la fiducia dell'acquirente ma protegge anche il venditore da potenziali conseguenze legali post-vendita, come reclami per vizi occulti o accuse di mancata informazione.

Impianto elettrico di una casa in affitto

Se stai considerando l'idea di affittare un'abitazione che presenta un impianto elettrico non conforme alle normative vigenti, è essenziale procedere con cautela per evitare possibili complicazioni legali. La presenza di un impianto non a norma può esporre il proprietario a rischi legali significativi, soprattutto se dopo la firma del contratto di locazione emergono problemi di sicurezza che compromettono l'abitabilità dell'immobile. In tali circostanze, l'affittuario ha il diritto di sospendere il pagamento del canone di affitto fino alla risoluzione dei problemi.

Analizziamo insieme il concetto di messa a terra, come si implementa e quali sono le normative che regolamentano questa pratica essenziale per la sicurezza degli impianti elettrici in tre componenti fondamentali:

  • conduttori di protezione: dei cavi elettrici identificabili dai loro colori giallo e verde;
  • dispersori: che possono essere sotto forma di picchetti metallici o cavi non isolati;
  • interruttori differenziali: essenziale per garantire ulteriore sicurezza.

Ogni dispositivo elettrico necessita di un collegamento al cavo di terra, distintamente marcato dai colori giallo e verde. In situazioni di malfunzionamento e scosse elettriche.