Come pulire la caldaia: istruzioni per tutti i pezzi

Come pulire la caldaia: istruzioni per tutti i pezzi
Come pulire la caldaia: istruzioni per tutti i pezzi

Per essere efficiente, una caldaia dev’essere ben tenuta: senza una manutenzione puntuale, c’è il rischio di consumare più corrente e avere prestazioni inferiori. Per evitare di ritrovarsi senza acqua calda e senza riscaldamento durante il periodo invernale, la pulizia ordinaria della caldaia dev’essere fatta periodicamente e con una certa cura, pezzo per pezzo, senza tralasciare nulla. In questo post vediamo come si fa la pulizia di tutti i componenti della caldaia. Pronti a seguirci?

Come pulire il bruciatore della caldaia

Cominciamo con una delle parti più delicate della caldaia: il bruciatore, cioè il componente che miscela aria e combustibile e indirizza la fiamma nella camera di combustione.
Dopo aver aperto il vano che lo contiene, smontiamo il bruciatore: con un cacciavite svitiamo le viti che lo tengono fissato alla sua sede. Attenzione agli elettrodi: togliamoli delicatamente, altrimenti si rovinano.
È il momento di passare alla pulizia: con un aspirapolvere e un pennello (o una spazzola) togliamo tutta la polvere e le incrostazioni accumulate sul bruciatore. Puliamo inoltre la parte interna del vano dove alloggia il bruciatore, sempre con l’aspirapolvere. L’aspirapolvere ci tornerà utile anche per pulire il ventilatore del bruciatore.
Non dimentichiamo di passare un panno di cotone asciutto e morbido sugli elettrodi.
Ora reinseriamo gli elettrodi (con cautela), e rimontiamo il bruciatore assicurandolo bene con le viti nella sua sede. Se nonostante la pulizia il bruciatore non funziona bene, è bene chiamare un tecnico specializzato per una consulenza.

Pulizia dello scambiatore e del bollitore

Dopo il bruciatore, bisogna pulire lo scambiatore, la parte che assorbe il calore. Per una buona pulizia occorre usare una spazzola metallica oppure un pennello, in modo ripulire bene dai residui lasciati dalla combustione. Nelle caldaie da esterno si può usare anche un compressore.
Questa operazione è importante per avere il massimo rendimento dallo scambiatore: più è pulito, meglio funziona. Ecco perché, oltre a passare il pennello, dobbiamo aspirare le polveri con l’aspirapolvere.

Se nello scambiatore si è accumulato del calcare, possiamo lavarlo con un acido apposito (ma attenzione: potrebbe bucarlo!). In questo caso, è meglio chiedere una mano a un professionista per evitare danni che potrebbero portare al danneggiamento dello scambiatore. La pulizia del calcare non va trascurata.

In una caldaia con bollitore, invece, di solito è presente un anodo di magnesio che, sciogliendosi pian piano nell’acqua, impedisce che il calcare rovini le pareti del bollitore. Ricordiamoci di sostituire l’anodo secondo quanto indicato dal libretto d’uso e di manutenzione: così, la nostra caldaia con bollitore renderà di più e vivrà più a lungo.

Verifiche obbligatorie: non dimentichiamole

Il DPR n. 74 del 2013 stabilisce che la revisione degli impianti dev’essere affidata a imprese specializzate, rispettando quanto prescritto dalla ditta che ha installato la caldaia. Se l’impianto domestico è a combustibile liquido o solido ed è superiore ai 10 kW (ma inferiore ai 100 kW) i controlli sono da fare ogni due anni; in caso di gas metano o GPL, ogni quattro anni. Questo DPR vale per quelle Regioni che non hanno regolamentato la cosa (Liguria, Val d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Puglia e Sicilia).

Le ispezioni di sicurezza sono regolamentate dal DPR n. 412/93 e 59/1999, s.Lgs. 192/2005 e 311/2006 da Province e Comuni con più di 40.000 abitanti.